COMUNICATO AI SOCI
COMUNICATO AI SOCI
Il Consiglio Direttivo Regionale ritiene doveroso informare tutti i soci di una situazione, veramente incresciosa, che viene sintetizzata nei punti seguenti.
a)
La questione riguarda l’expo tenutasi a Chatillon. In vista della manifestazione, il consiglio, rispettando la prassi di sempre, ha deciso di organizzare il solito ricevimento di accoglienza agli espositori, stanziando anche un budget di 350 euro.
Il Presidente scrisse pertanto al Comitato per informare di tale decisione e chiedere in quale giorno ed orario ciò potesse avvenire e quanti fossero gli allevatori presenti. In allegato sono riprodotte le varie mail (allegato 1) affinchè tutti possano avere cognizione diretta del perché la Sezione non sia stata presente in alcun modo a tale expo: perché non è stata invitata pur avendo proposto di partecipare.
b)
Qualche giorno dopo l’expo si apprende informalmente che il Delegato per tale intervento (il presidente Domancich) avrebbe espresso nella sua relazione al CdN valutazioni negative sulla Sezione e si provvede a chiedere copia di tale documento.
Scoprendo così che le ‘voci’ erano ben fondate perché in tale relazione si legge testualmente: “Unico dato negativo non dipendente dalla volontà né responsabilità del Comitato è stata l’assenza nei due giorni di un tavolo della Sezione Piemonte. Indipendentemente da quali siano stati i motivi ritengo che tale atteggiamento sia estremamente criticabile da un punto di vista Associativo. Propongo, quindi di non procedere al versamento alla Sezione Piemonte della quota gatti spettante. Si tratterebbe di pochi euro, ma non è importante la quantità, ma il segnale.” (La sottolineatura è nel testo originale!?)
Occorre precisare che nessuno dei componenti il direttivo regionale è stato contattato dal delegato/presidente prima di scrivere un simile pesante giudizio: evidentemente non ha ritenuto di dover ‘sentire l’altra campana’: benché ciò appaia quantomeno sorprendente.
Immediatamente il direttivo ha scritto a tutti i componenti del CdN per rappresentare che:
• In Piemonte si è sempre fatto solo il ricevimento offerto agli espositori
• Che nel caso di Chatillon si era deciso altrettanto
• Che la cosa non ha avuto seguito solo perché il Comitato non ha aderito alla proposta del CdR
• Chiedendo ovviamente di non dar corso alle proposte del Delegato/Presidente.
c)
Siccome tale richiesta non ha avuto riscontro, si è chiesto di conoscere quale decisioni fossero state assunte: ricevendo il verbale relativo (allegato 2) nel quale senza alcuna motivazione e senza far riferimento alla documentazione inviata dalla Sezione si riferisce che il CdN ha preso atto della relazione del Delegato all’unanimità.
d) A questo punto il presidente di Sezione avanza ulteriore richiesta per sollecitare la corresponsione della quota gatti. In riscontro perviene l’ulteriore verbale (allegato n 3) con il quale il CdN ha deciso di non corrispondere tale quota perché l’expo si è tenuta in altra regione.
e)
E’ evidente come le due decisioni del CdN siano assolutamente contraddittorie:
a) Sulla base della motivazione addotta in seconda battuta, il verbale della prima sessione avrebbe dovuto non già prendere atto della proposta del delegato/presidente ma contestarne il fondamento: perché mai la Sezione piemontese avrebbe dovuto allestire il tavolo a Châtillon se si trattava di altra regione su cui non aveva competenza alcuna?
b) D’altro canto, se così stessero le cose, perché il delegato/presidente ha considerato la mancata presenza della Sezione una violazione cotanto grave dei doveri associativi da motivare la mancata erogazione della quota gatti? Proposta che evidentemente partiva dal presupposto che tale erogazione spettasse alla nostra Sezione.
f)
Anche la supposta incompetenza territoriale non sta in piedi. Infatti:
• Sin dalla seduta del 16 ottobre 2017 il CdR ha deliberato che i soci ANFI residenti in Valle d’Aosta possano chiedere ed ottenere di essere affiliati alla Sezione Piemonte
• Ciò in forza di una specifica norma del Regolamento Generale che lo prevede quando in una regione non vi sia un numero sufficiente di soci per consentire la costituzione di una Sezione
• Sulla base di una conforme indicazione dello steso Presidente nazionale.
Dunque i soci valdostani sono assimilati a quelli piemontesi e negare la quota gatti rappresenta pertanto una violazione del diritto dei soci associati di essere considerati alla pari dei soci residenti ed anche del diritto dei soci residenti di vedere la Sezione compensata e riconosciuta per il servizio che garantisce ai soci ‘aostani’.
g)
Per l’ennesima volta il CdR ha scritto ai componenti del CdN chiedendo:
• La revisione della decisione assunta in merito alla quota gatti sulla base della condizione di cui al punto precedente
• Ed anche di dare atto che la mancata presenza della Sezione piemontese a Chatillon non è stata dovuta a negligenza o, meno che mai, a prevenzione, ma al fatto che la relativa proposta non è stata accolta dal comitato organizzatore
Richiesta in merito alla quale si è in attesa di conoscere la determinazione del CdN.
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Si tratta di una vicenda appunto incresciosa, che, a nostro modo di vedere, lede i diritti dei soci sia valdostani che piemontesi. Per questo abbiamo ritenuto doveroso informare tutti i soci al fine di renderli edotti, di verificare se condividano la nostra valutazione critica e raccogliere proposte e suggerimenti circa possibili, ulteriore iniziative da assumere nei confronti degli Organi nazionali.
Terremo comunque tutti informati degli sviluppi.
Il Consiglio Direttivo Regionale
Di ANFI Piemonte
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